Trasparenti Fotografici (1930-1934)
«Negli anni Trenta, contemporaneamente ai pannelli pubblicitari, Alfieri inizia a sperimentare e a creare quello che egli definisce il ciclo dei "trasparenti fotografici" (Proiezioni e Sequenze sovrapposte), composizioni geometriche create con pellicole fotografiche impresse in bianco e nero e in qualche caso ritoccate a mano; ad esempio, in Mandala cosmico (Proiezione), 1934, l’artista colora di giallo il fondo su cui applica due pellicole sovrapposte ma sfalsate con motivi a elica, creando così un dinamico movimento rotatorio. Questi "trasparenti" - affermerà anni dopo Alfieri - "sovrapposti trasformavano cineticamente varie forme: un quadrato, un esagono, un ottagono, ecc. svolti in mutazioni cinetiche: strutture che approdano oggi nell’Optical art, utilizzate d’altra parte nella pubblicità televisiva".
Questi ultimi lavori possono considerarsi anticipazioni, veri incunaboli dell’arte cinetica che si svilupperà negli anni Cinquanta e Sessanta, dove egli sembra voler cogliere la segreta struttura perfettamente e razionalmente matematica che sta alla base della materia». (L. Sansone, Attilio Alfieri, Catalogue raisonnè, Mazzotta, Milano 2012.)