Ritratti (1932-1966)
Studio un po’ di figura dai gessi. E ritraggo da una cartolina il ritratto di Leopardi. Fui preso da una voglia pazza, notando l’espressione del suo valore sul volto, e feci di tutto di mantenerlo nella mia copia. Dai diari dell’artista, Porchera, 7 maggio 1928.
«Dai primi dipinti agli ultimi la sua personalità mi è apparsa singolarmente umana oltre che artistica. Tale necessità interna lo porta ad andare verso gli uomini e le cose con dedizione e amore religioso, forse unico fra i pittori che io bazzico in via Solferino». E. Persico, Alfieri, un pittore di via Solferino, in "Corriere Padano", 17 luglio 1935.
«Non so se le sue figure fossero state ispirate da vere e proprie modelle. Sembravano appartenere più che a un genere di modelle di professione alle orfanelle di un convento di provincia. Ragazze sparute, tutt’occhio, con vestiti troppo stretti o troppo larghi. Ma quegli occhi fissi e spiritati non si dimenticavano». Raffaele Carrieri, I Tetti alti di via Solferino, in "Epoca", 1 marzo 1953.
Evelina, antico amore, tu fosti la più pura di tutte, perchè il nostro amore fu connaturato alla nostra innocenza ... Dopo lunghi anni, morta di ogni materia la tua immagine affiora come un ricordo sentimentale ... come una musica. Dai diari dell’artista, Milano 20 febbrario 1932.